Nella stagione 1921-22 il Savoia si rinforzò e i risultati migliorarono: arrivò seconda nel girone campano dietro solo alla Puteolana. Nella stagione successiva il Savoia approfittò della mancata iscrizione al torneo della Puteolana per problemi economici e riuscì a vincere sia il girone campano sia quello di semifinale qualificandosi così alla Finale Lega Sud dove fu sconfitta nettamente dalla Lazio (3-3 e 4-1).
La stagione 1923-24 fu trionfale (o quasi) per il Savoia. La squadra oplontina infatti vinse sia il girone campano sia quello di semifinale qualificandosi così alla Finale di Lega Sud dove affrontò i romani dell’Alba: a Torre Annunziata il Savoia vinse 2-0 ma al ritorno vinsero i romani 1-0; poiché il regolamento considerava solo i punti fatti nelle due sfide senza considerare le reti fatte e subite fu necessaria una gara di spareggio in campo neutro che fu vinta a tavolino dal Savoia per via del mancato arrivo dell’Alba; fu così che il Savoia riuscì nell’impresa di vincere il campionato di Lega Sud e di qualificarsi alla finalissima per lo scudetto contro il Genoa: i liguri vinsero 3-1 in casa e pareggiarono 1-1 a Torre Annunziata, nel vecchio stadio “Oncino”. Questa la memorabile formazione dell’epoca, vice campione d’Italia: Visciano, Nebbia, Lobianco, Cassese, Caia, Borghetto, Maltagliati, Mombelli, Bobbio, Ghisi, Orsini.[1] Nella stagione 1924-25 il Savoia tentò di ripetere l’impresa ma dopo aver vinto il Girone campano venne eliminata nelle semifinali interregionali. Il contraccolpo fu forte per la società oplontina che non riuscì a iscriversi al campionato successivo.